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Quindici donne in un salotto in una non ben definita città del Quebec alla fine degli anni ’60. Grazie a uno dei tanti concorsi per massaie desiderose di gadget tecnologici, la padrona di casa vince un milione di “punti premio” dei grandi magazzini Hutton che le permetteranno di rimodernare la sua modesta abitazione. Per attaccarli agli album chiama all’appello tutte le sue conoscenti, vicine, sorelle e lontane parenti.
E, in un contesto così variegatamente “femminile”, le invidie e piccole cattiverie, supereranno ogni limite immaginabile.
Una rappresentazione a tratti brillante a tratti drammatica a tratti grottesca che mette in scena un vero e proprio repertorio di debolezze umane e di confessioni. Come in reality show , si alternano casalinghe frustrate e arrabbiate col mondo intero, zitelle bigotte e velenose, oltre ad un manipolo di giovani affamate di esperienze, aggressive e trasgressive.
Il testo tratto da Michel Tremblay, riadattato consistentemente, mette insieme realismo, provocazione, senso del grottesco e astrattismo, in un alternarsi vivace fra esibizioni individuali e lavoro di gruppo con spunti attualissimi.
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