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CIÒ CHE LE DONNE SOGNANO ...
in una notte di mezz’estate
due tempi _ riduzione e rielaborazione
del “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare
 
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personaggi

Teseo
Ippolita
Egea
Ermia
Demetrio
Lisandro
Elena
Granata
Padella
Boccale
Gramola
Lisciva
Fata
Puck
Oberon
Titania

interpreti  

Primo Fabbioni
Elma Treossi***
Adele Garavini**
Elisa Banzola
Francesco Koltij
Luca Pompili
Agnese Fabbri
Silvia Treossi
Alessandra Cicognani
Serena Ravaioli
Stefania Bosi*
Irene Tomasin
Elisa Treré
Tamara Fagnocchi
Matteo Fiori
Raffaella Golfari

 
   
     

 
Teatro dei Filodrammatici 05/05/2001 riprese filmate Marco Bondi
 
sabato 5 maggio 2001 - ore 21.00
domenica 6 maggio 2001 - ore 21.00

sabato 24 novembre 2001 - ore 21.00
domenica 25 novembre 2001 - ore 21.00
 
*** 24/25 -11 - 2001 Simona Zaccarini
** 24/25 - 11 - 2001 Rita Gallegati
* 24/25 - 11 - 2001 Emanuela Ancarani

 
 
scene: Pier Lodovico Massari
costumi: Emanuela Ancarani

La “Canzone d’amore”: musica di Aurelio
Samorì al piano Giuliano Bettoli

assistente alla regia: Silvia Treossi

regia: Luigi Antonio Mazzoni
 
   
   

Dal grande impianto della storia shakespiriana abbiamo tolto gli sponsali di Teseo e Ippolita, i popolani che devono provare uno spettacolo e di conseguenza l’asino di cui si innamora Titania.

Al loro posto abbiamo immaginato un gruppo di donne che, maltrattate dai loro uomini, in odio a tutto il sesso maschile decidono di votarsi ad Artemide cacciatrice. Lei che ha ucciso Atteone tramutandolo in cervo e facendolo sbranare dai suoi cani potrà aiutarle a disprezzare l’altro sesso e le sue profferte amorose.

Per questo si recano nel bosco in una notte di mezza estate per eseguire un rito propiziatorio, ma in quel bosco incappano in Puck, folletto birbante e burlone, che tramuta la bevanda che esse hanno consacrato ad Artemide in un filtro amoroso. Bevendo questo filtro, sono in grado di vedere fate, folletti, spiritelli. Vedono Oberon, si innamorano all’istante e lo inseguono per tutto il bosco.

Il resto della storia, rimane lo stesso: la fuga d’amore delle due coppie di innamorati, le peripezie dovute al filtro magico stillato dal fiore colpito dalla freccia di Cupido e la lite di Oberon e Titania per il possesso del bel paggetto; lite che costa agli umani devastazione e morte. Infine all’alba ogni screzio si ricompone e la realtà dissolve le traversie della notte di sogni.