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  Laboratorio teatrale adolescenti
LABO ADO
LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA
tre atti di Friedrich Dürrenmatt
 
STAG16/17

REPERTORIO 10

 
REPERTORIO I/O
locandina  
   
 
 
personaggi
Claire Zachanassian
Il VII-VIII marito - Il medico
Il maggiordomo
Koby - Giornalista
Loby - moglie di ill
Ill
Il borgomastro
La badessa - Figlia di Ill
La preside
Il poliziotto
Il primo
Il secondo
Il terzo - Prima donna
Il quarto - Seconda donna
Capotreno - Uff. Giud. - Radiocronista
Guardia del corpo
Guardia del corpo
Popolana
Popolana*

 
interpreti
Lisa Lippi Pagliai
Stefano Vannacci
Iacopo Melandri
Aurora Zaccarini
Sofia Liverani
Michele Rossi
Matteo Piraccini
Michelle Menni
Elena Berardi
Niko Casalini
Lucia Capiani
Rita Capelli
Allegra Emaldi
Claudia Placci
Bianca Sangiorgi
Ivan Alpi
Franco Mirri
Angela Buzzi
Emanuela Piraccini
 

venerdì 7 aprile 2017 - ore 21.00
sabato 8 aprile 2017 - ore 21.00
domenica 9 aprile 2017 - ore 21.00

Scene: Pierlodovico Massari
Coordinamento: Elisa Treré
Collaboratori:
Ilenia Zoli, Veronica Drei, Gian Luca Lusa

Regia: LUIGI ANTONIO MAZZONI
 
* solo venerdě 7/4/2017 
 
 
Teatro dei Filodrammatici 12/11/2011
riprese filmate Francesco Minarini
 
           
   
   
     

La “Visita della vecchia signora” è una storia ambientata in una cittadina qualsiasi dell’Europa centrale, scritta da uno che non prende affatto le distanze dai suoi protagonisti e che non è poi tanto sicuro se si sarebbe comportato diversamente da loro.
Claire Zachanassian non impersona né la giustizia né il piano Marshall e tanto meno l’Apocalisse; è semplicemente quello che è: la donna più ricca del mondo,
che grazie al denaro può agire come un’eroina della tragedia greca, assoluta, crudele: Medea mettiamo.
Se lo può permettere. La Signora non manca di senso dell’umorismo, perché verso la gente ha lo stesso distacco che si ha verso la merce; distaccata anche da se stessa, possiede poi una grazia singolare, un fascino malvagio. Ma a forza di muoversi al di fuori del consesso umano è diventata qualcosa di immutabile, di rigido senza possibilità di sviluppo ulteriore, a meno di non pietrificarsi in idolo. È un’apparizione poetica al pari del suo seguito.
Se l’impassibile Claire Zachanassian ha statura eroica fin dall’inizio, il suo anziano amante la deve acquistare. Lurido bottegaio, egli cade nelle grinfie di lei, ignaro.
Colpevole com’è, all’inizio egli crede che la vita abbia da sola cancellato tutte le sue colpe. Un bruto insensibile, un semplicione nella cui mente, a poco a poco,
si fa strada un barlume di coscienza, attraverso la paura, il terrore...
Accanto ai protagonisti ci sono gli abitanti di Güllen, gente comune, come tutti noi. Non bisogna dar loro tratti malvagi, tutt’altro; dapprima sono decisi a respingere l’offerta; se poi fanno debiti non è col proposito di uccidere Ill, ma per leggerezza, con l’idea che tutto si arrangerà. È il processo per cui una comunità cede a poco a poco alla tentazione, cedimento esemplare, ma che deve essere reso plausibile.
La tentazione è troppo grande, la povertà troppo dura.
La “Visita della vecchia signora” è una commedia cattiva: proprio per questo deve essere recitata non con cattiveria ma con la massima umanità; con tristezza, non con rabbia; ma anche con umorismo, perché niente gioverebbe meno a questa commedia... che una soverchia e arida serietà.

Tratto dalla nota dell’autore ne :
«Lo scrittore nel tempo» Scritti su letteratura, teatro e cinema Edizione Einaudi, 1982