GIOVANNI NADIANI & FAXTET

in

ROMAGNA GARDEN
dialet cabaret

OSPITI
STAG08/09
 
SABATO 20 DICEMBRE 2008 ORE 21:00 DOMENICA 21 DICEMBRE 2008 ORE 21:00

Giovanni Nadiani: voce recitante
Andrea Bacchilega: batteria e percussioni
Guido Leotta: sax e flauto
Fabrizio Tarroni: chitarre
Alessandro Valentini: trombe e flicorno

Lo spettacolo presenta sotto forma di monologhi e finti dialohi una suite di storie ambientate nella Romagna di oggi; un'antropologia mutante raccontata nel dialetto vero, "contaminato" di questo inizio di millennio (la lingua da bar). Personaggi di mezza età della provincia romagnola spaesati nel presente tele-pubblicitario, dove si mastica l'anglo-italiano come un chewing-gum, inutilmente infuriati, fatalmente ironici seppur sconfitti. Un mondo illuso da luccicanti promesse di felicità, immerso in un abbandono sconsolato. Un modo per raccontare in toni sempre diversi, dallo spassoso, all'ironico al drammatico la necessità di radici volutamente rimosse, l'immenso bluff di una finta globalizzazione che ci lascia comunque soli di fronte ai grandi interrogativi esistenziali, posti attraverso i "ragionamenti" ad alta voce, le ossessioni (lo sport, il sesso, l'apparire, il senso della vita ecc.) dei personaggi, presi e persi nel conflitto tra i sessi o tra le generazioni, tra l'ipermodernità e un'inconscio desiderio di una qualche identità. Nadiani, poeta dell'oralità, osserva questa sofferta contemporaneità e la racconta con il filtro di un'ironia amara, a tratti davvero comica, com'è tipico del linguaggio dialettale. La sua voce dialoga con il sound dei Faxtext, un quintetto di blue-jazz, con venature etniche e funky. Anche la loro musica di una mnodernità in cerca di radici.

 

FAXTEXT

E' una formazione di "bluejazz" con un repertorio di brani originali ai quali - dal vivo - si aggiungono standard arrangiati e personalizzati con deferenza e autonomia. Sonny Rollins, Roland Kirk, Lee Morgan, Joe Henderson, i Messengers di Art Blakey: queste le radici più evidenti e fonte di ispirazione.
Ma le composizioni del Faxtext (confluite finora in quattro lavori discografici che hanno visto la collaborazione di ospiti quali l'organettista Riccardo Tesi e il polistrumentista Mauro Pagani) mescolano anche elementi etnici o vagamente funky che costituiscono il retroterra dei singoli componenti. Il risultato è un suono originale che ha accompagnato il gruppo in 300 concerti e alcuni tour "oltreconfine" (tra l'altro al festival Jazz di cork e all'Heineken Jazz & Blues Festival di Monaghan).
Nel corso degli ultimi anni Faxtext ha sviluppato inoltre un intenso e fruttuoso lavoro di ricerca legato all'abbinamento di letteratura e musica, realizzando cinque libri-cd con il poeta (multilingue" Giovanni Nadiani, Storie di Jazz, su testi di Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, duke & co. con i "racconti in jazz" di Aldo Glanolio interpretati da Paolo Nori, nonché città, visioni - un progetto costruito sulle liriche della poetessa svizzera di lingua francese Sylviane.
Dupuis interpretate dalla stessa autrice e da Nicoletta Zabini.
Incisioni che poi sono state portate in scena come veri e propri spettacoli teatrali, più volte rappresentati nell'ambito di rassegne e festival con attori quali Ivano Marescotti, Elena Bucci, Angela Pezzi, Ferruccio Filipazzi e Matteo Belli.

 

LA BAND:

Andrea Bacchilega, batteria e percussioni
Guido Leotta, sax e flauto
Tiziano Negrello, basso
Fabrizio Tarroni, chitarre
Alessandro Valentini, tromba e flicorno.